(NON) È LA FINE DEL MONDO
Per fare delle cicatrici un ricamo
(Non) è la fine del mondo è un progetto di Nel Cuore Della Notte (NCDN).
Tra febbraio e maggio 2020, si fa vuoto e silenzio nelle strade, si accende la luce costante delle connessioni digitali ma non cambia il buio attorno a noi: mentre aumentano il flusso delle immagini e delle informazioni elettroniche e con esse la spinta ad astrazioni e dicotomie escludenti, restiamo corpi, che vogliono respirare e che hanno bisogno di vita non isolata e ridotta a funzionamento. Sentiamo necessità di contatto anche in silenzio, di sogni e risvegli personali e collettivi, di alleanze, di riti per festeggiare ancora la gioia e di riti per salutare chi muore.
Dalle riflessioni e gli scambi, nasce in noi l’esigenza di dedicarci ai corpi e ai luoghi reali con cui condividiamo vulnerabilità e precarietà crescenti, per entrare in dialogo e sviluppare azioni, forti dell’interdipendenza che ci collega. Vogliamo rivolgerci ai soggetti che sono stati avviliti ed emarginati durante l’inedito e terribile accadimento che ancora attraversiamo: alle persone fragili, in particolare a quelle anziane, rimaste dietro le porte delle case o delle RSA, o del tutto esposte nelle strade, mentre intere strutture, famiglie, paesi e valli si sono concretamente svuotate di molte di loro, soprattutto qui in Lombardia.
(Non) è la fine del mondo è una chiamata all’arte processuale e relazionale in cui, nella comune condizione di essere già reciprocamente discendenti-antenati, proviamo a riparare e ripristinare le trame di ciò che è stato vissuto e ancora viviamo. Desideriamo aprire porte per incontrarci, in luoghi pubblici e privati, per ricamare insieme alcune parole, su tessuti anche consumati e rotti, recuperati da case e ripostigli, scelte tra quelle che compongono il nostro manifesto. E nella concretezza della materia, lentamente lasceremo circolare e depositare memorie, posture, desideri ancora integri o non più, ma non per questo meno irradianti. I tessuti e le parole assieme comporranno un grande arazzo collettivo per ricucire proprio quei fili, che intelaiano il tessuto della nostra società, fino a fare delle cicatrici un ricamo.
Il processo si sostiene grazie a un’articolazione di dono e lavoro, nell’ottica dell’economia collaborativa: per il gruppo che lo sviluppa sul lungo periodo, prevede un compenso minimo paritario e lo scambio di formazione reciproca su differenti livelli (culturale, artistico, artigianale, relazionale, sociale). E apre la formazione a chi desideri partecipare.
Il progetto si sviluppa in più fasi che sono propedeutiche e concorrono alla realizzazione dell’azione finale, per consentire a chi è nel processo di approfondire le proprie competenze psicosociali e artistiche e anche per allargare e consolidare le relazioni tra coloro che vorranno partecipare. Perché la comunicazione di quanto realizziamo non si riduca a una vetrina, ma sia una testimonianza condivisa che generi ancora una forma.
Ogni fase ha un suo focus:
- Scrittura di un Manifesto comune
- RadioVisione, la radio del gruppo
- Laboratori di alta formazione, dono tra le persone che partecipano allo sviluppo del progetto
- Incontri con le persone anziane (e non), per ricamare le parole su tanti diversi tessuti attraverso un’esperienza di ricamo comune
Tutto il processo confluisce in un’azione pubblica a compimento del progetto che, prevista a giugno 2021 per il solstizio d’estate, sarà ulteriormente aperta a tutti quelli che ne vorranno farne parte: dai luoghi coinvolti nelle formazioni e nel ricamo, partiranno a stella più cammini simultanei che approderanno in un unico luogo altamente simbolico della città di Milano, dove cuciremo assieme i vari tessuti con le parole scelte e ricamate, fino a comporre un arazzo collettivo, che poi doneremo a un custode per la città.
Il progetto è uno dei vincitori del bando “Ambito 3 – Obiettivo FOCUS Fondo per la cultura sostenibile” del Comune di Milano. Portavoce del progetto per una rete di molti e soggetto formale proponente è l’associazione Teatro delle Moire.
Rete delle alleanze
Compagnia La Lucina, Nina’s Drag Queen/Aparte, Qui e Ora Residenza Teatrale, Repubblica Nomade, Scarlattine Teatro, Teatro degli Incontri, Teatro delleAli, Teatro delle Moire, Teatro La Madrugada, Teatro Periferico.